Direttiva DAC7: l’impatto sul settore degli Affitti Brevi

Negli ultimi anni, il mercato degli affitti brevi ha conosciuto una crescita esplosiva, con sempre più proprietari che si affidano a servizi di gestione per massimizzare i loro guadagni e semplificare la gestione delle loro proprietà.

È importante che gli host comprendano appieno l’impatto di nuove regolamentazioni che influiscono sui loro guadagni netti. In questo articolo, esamineremo la Direttiva DAC7 e il suo impatto specifico sul settore degli Affitti Brevi.

DAC7 e Affitti Brevi

La Direttiva DAC7, acronimo di “Directive on Administrative Cooperation”, rappresenta una tappa significativa nel quadro normativo europeo in materia fiscale.

Si inserisce nel contesto delle direttive sull’amministrazione cooperativa e mira a migliorare la trasparenza fiscale e a contrastare l’evasione attraverso lo scambio automatico di informazioni tra gli Stati membri.

ll decreto legislativo n.32 del 1° marzo 2023 ha dato attuazione alla direttiva (UE) 2021/514 del Consiglio del 22 marzo 2021, recante modifica della direttiva 2011/16/UE per quanto riguarda lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale.

La DAC7 e il decreto di attuazione introducono nuovi obblighi e responsabilità che devono essere affrontati anche nel contesto della gestione affitti brevi, vediamoli insieme:

Obblighi di segnalazione

 Una delle principali implicazioni della DAC7 è l’obbligo di segnalare le transazioni rilevanti alle autorità fiscali.

 La responsabilità di inviare le informazioni alle autorità  ricade sugli operatori delle piattaforme.

I Gestori di piattaforma sono tenuti a comunicare le previste informazioni entro il 31 gennaio dell’anno successivo all’anno civile in cui il Venditore è identificato come Venditore.

Per quest’anno il termine di invio dati, ordinariamente previsto per il 31 gennaio è stato prorogato al 15 febbraio.

Attraverso un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, (Prot. n. 406671/23), le piattaforme digitali come Airbnb sono tenute a comunicare i dati degli operatori che effettuano operazioni economiche attraverso di loro.

Questo include informazioni dettagliate sui flussi finanziari relativi agli affitti brevi gestiti, comprese le entrate generate, le commissioni di gestione e altri dati finanziari pertinenti.

DAC7 e Affitti brevi: chi deve effettuare le segnalazioni

I property manager che presentino i requisiti per essere considerati Gestore di Piattaforma sono tenuti alla comunicazione e dovranno assolvere agli adempimenti di adeguata verifica in materia fiscale e di comunicazione delle informazioni previsti dal D.lgs. n° 32/2023.

Qualora ci siano più Gestori di piattaforma con obbligo di comunicazione avente ad oggetto lo stesso proprietario, ciascuno di essi è esonerato da tale obbligo se può provare che le medesime informazioni sono state comunicate da un altro Gestore di Piattaforma con obbligo di comunicazione (cfr. D.lgs. n. 32/2023, articolo 10, commi 1 e 2).

Qualora invece il property manager non presenti i requisiti per essere considerato un Gestore di Piattaforma, quest’ultimo non sarà tenuto alla comunicazione e sarà invece l’OTA (es. Airbnb o Booking) a dover comunicare i dati del proprietario.

Dunque la direttiva DAC7 mira a migliorare la trasparenza fiscale anche nel settore degli affitti brevi consentendo alle autorità fiscali di accedere a una maggiore quantità di dati relativi alle transazioni finanziarie.

CleanBnB in qualità di property manager deve garantire che tutte le transazioni siano correttamente documentate e che i dati siano prontamente disponibili per la segnalazione alle autorità competenti.

Anche le attività di gestione degli affitti brevi in Europa è soggetta a requisiti di segnalazione sia a livello nazionale che internazionale.

La DAC7 infatti promuove la cooperazione tra gli Stati membri e può richiedere lo scambio di informazioni con le autorità fiscali di altri paesi in cui sono presenti proprietà gestite.

Adattamento e conformità

 CleanBnB ha adattato tutte le sue procedure per garantire la piena conformità alla DAC7.

Questo ha comportato l’implementazione di nuovi sistemi di monitoraggio e segnalazione delle transazioni nonché la formazione del personale per garantire la comprensione e il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva.

La DAC7 rappresenta una sfida significativa per CleanBnB e per gli altri operatori nel settore degli affitti brevi.

Affrontarle in modo proattivo e adattare le pratiche aziendali per garantire la conformità è essenziale per mantenere la fiducia negli host e la sostenibilità delle attività nel lungo periodo.

Con una corretta gestione e con il puntuale adattamento a ogni riforma del settore, CleanBnB dimostra di offrire sempre un servizio di alta qualità ai proprietari.

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