Convegno CleanBnB: gli investimenti negli affitti brevi e le potenzialità di rendimento

Convegno CleanBnB: gli investimenti negli affitti brevi e le potenzialità di rendimento
Quando si parla di affitti brevi e di investimenti immobiliari per locazioni turistiche ocorre partire da alcuni dati impressionanti.

In Italia sono presenti oltre 6,5 milioni di immobili non occupati oppure occupati da persone non residenti (seconde case).

Il mondo degli Affitti Brevi con 5.063.422 notti prenotate a Settembre 2022 in Italia, (secondo i dati di AIRDNA) segna il record di oltre 90 milioni di arrivi per Airbnb nel terzo trimestre del 2022.

Considerato lo stock notevole di immobili a disposizione e il mercato della compravendita di abitazioni in fermento, lo short term rental continua ad attrarre investitori privati e istituzionali alla ricerca di una redditività certa con pochi rischi.

Si tratta molto spesso di case che necessitano di interventi di riqualificazione e ristrutturazione, molto spesso abbandonate e inutilizzate.

L’affitto breve ha rappresentato negli anni scorsi una grande opportunità di messa a reddito degli immobili.

Dopo la crisi pandemica, già da alcuni mesi, con la ripresa degli spostamenti e dei viaggi, il mercato delle seconde case è in decisa ripresa.

Gli analisti del mercato ritengono che con l’aggiunta della componente inflazione una quota maggiore di investimenti immobiliari potrebbe concentrarsi su investimenti di abitazioni turistiche.

Sono molti i privati, ma anche fondi immobiliari, istituzioni, banche, che stanno pensando nuovamente a investire nel mattone e mettere a reddito le proprietà attraverso l’affitto breve.

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Affitti brevi e investimenti immobiliari: i temi del convegno CleanBnB sul tema

Nel convegno INVESTIRE NEGLI AFFITTI BREVI, organizzato da CleanBnB, sono state approfondite queste importanti tematiche.

Abbiamo analizzato gli aspetti di maggior rilevanza insieme con alcuni tra i principali players del mercato del real estate e della finanza e con il contributo di Francesca Zirnestein, Direttore Generale di Scenari Immobiliari che ci ha fornito un quadro dello stato attuale del comparto che nel 2021 ha fatturato in Italia 10,4 miliardi di euro.

  • Quali sono i fattori di rischio, opportunità, vantaggi e rendimento di questo investimento?
  • L’immobile destinato all’affitto breve è una nuova asset class?
  • Quali scenari per il comparto nel mercato italiano?

Queste le principali domande a cui gli intervenuti hanno risposto ponendo l’accento su diversi aspetti quali: l’analisi del comparto, la verifica dell’interesse degli investitori, la valutazione della redditività degli investimenti immobiliari destinati all’affitto breve e la fattibilità di operazioni con asset class lo short term rental.

investire negli affitti brevi FiapÈ emersa da ogni parte la potenzialità del segmento, che pur rimanendo una nicchia del mercato, sarà oggetto di interesse e opportunità per il prossimo quinquennio non solo per la domanda che cresce senza sosta, ma anche per la redditività che produce.

I rendimenti medi in Italia si attestano al 3,8% (la media nazionale dell’affitto tradizionale è il 3,5) con una forte differenziazione tra la gestione non professionale e quella professionale che garantisce valori più elevati perché a fronte di un costo, ha un’efficacia maggiore in termini di ricavi e di costi.

Il convegno è stata anche occasione di confronto tra gli operatori del mercato che hanno partecipato al primo panel moderato da Guido Castellini, cui ha fatto seguito la discussione degli investitori condotta da Fabrizio Trimarchi.

investre negli affitti brevi Ecco cosa è emerso nel corso del convegno:

Gli affitti brevi sono stati capaci di acquistare un peso crescente nel mercato del turismo nazionale.

Nel corso dell’anno nuove tendenze abitative come lo smart working e il nomadismo digitale e la scelta di nuove mete di soggiorno, si sono rilevate e se ne prevede il consolidamento nei prossimi mesi.

“Nelle principali città italiane gli affitti brevi coinvolgono ormai anche più del cinque per cento dello stock abitativo complessivo, con canoni medi annuali ben superiori a quanto registrato sul mercato tradizionale, anche prossimi a 4.500 euro al mese, con tassi di rendimento però strettamente dipendenti dalla professionalità del gestore/proprietario”, ha affermato Francesca Zirnstein.

Un fenomeno che la Fiaip – Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, sta monitorando costantemente anche perché molte imprese e agenzie immobiliari stanno curando questa attività locativa, che non è soltanto turistica ma soddisfa anche una domanda di carattere sociale (circa il 30% del totale) legate ad esigenze di tipo sanitario, formativo e lavorativo.

“Si tratta di un’opportunità per tutto il Paese che nel 2022 sfiorerà 400 milioni di presenze turistiche e queste presenze – ha dichiarato Leonardo Piccoli, Vicepresidente nazionale Fiaip.

Le locazioni brevi oggi non sono concorrenziali alle strutture alberghiere ma complementari a un’offerta consolidata di ricettività per il Paese.

Gli affitti brevi attraggono sempre più gli investimenti immobiliari, nazionali e internazionali, – ha concluso il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini – perché hanno una redditività netta elevata, sono privi del rischio di morosità e sono flessibili nella durata.

A concludere i lavori, il Presidente di CleanBnB, Francesco Zorgno ha evidenziato e ribadito l’importanza della professionalizzazione del comparto affinché possa dialogare opportunamente con tutti gli operatori per l’individuazione di soluzioni adeguate alle richieste degli investitori e del mercato.

Il tema degli investimenti negli affitti brevi, dunque, suscita e continuerà a suscitare sempre più interesse.

Gli investor sono sempre più attenti alla crescita della domanda di case vacanza e di appartamenti turistici.

Nei primi 9 mesi del 2022 CleanBnB ha registrato performance in continua crescita, di mese in mese, e una crescita a tripla cifra rispetto allo stesso periodo del 2021, in termini di numero di soggiorni gestiti e volumi di incassi, che hanno superato quota 19,8 milioni di euro (+159% rispetto allo stesso periodo del 2021).

Con la fine di ottobre 2022, la Società ha superato 20 milioni di euro di incassi, raddoppiati nel mese di ottobre rispetto allo stesso mese del 2021.

É quindi chiaro come tutto ciò abbia risvegliato l’interesse di proprietari e investitori che hanno confermano le forti potenzialità del settore.

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