AirDNA report aprile 2021: la panoramica dell’andamento del mercato delle prenotazioni e le ottime previsioni per l’estate 2021

AirDNA

AirDNA, il servizio che rileva quotidianamente le prestazione di oltre 2.000.000 di annunci in più di 5.000 città nel mondo, ha costantemente monitorato l’impatto del Coronavirus nei diversi Paesi.

I report della società sono sempre utili e forniscono a chi si occupa professionalmente della gestione di affitti brevi, dati realmente attendibili sul proprio mercato di riferimento.

Gli elementi non forniscono solo valutazioni circostanziate ma, se opportunamente valutati, sono anche in grado di proiettare tendenze sul breve e medio periodo.

In questo delicato momento storico in cui si attende il grande restart del settore turismo, AirDNA ha pubblicato una panoramica dell’andamento del mercato europeo per il mese di aprile 2021, davvero interessante.

Va premesso che normalmente le prenotazioni turistiche ad aprile in Europa, sono in calo, dopo la forte domanda per le vacanze di primavera che avvengono in marzo. Con l’eccezione delle città che ospitano eventi di rilievo nel mese, come nel caso del Salone del Mobile di Milano.

Ma quest’anno il lungo periodo di restrizioni ha stimolato i viaggiatori a organizzare i propri spostamenti già dallo scorso mese.

Gli affitti brevi in Europa hanno fatto registrare un aumento delle prenotazioni che indica chiaramente un rapido ritorno alla normalità.

Breve recap sulle principali tendenze evidenziate dall’analisi AirDNA

  • Quasi 1 milione al giorno sono le prenotazioni registrate dalla società di analisi (il più alto dall’inizio della pandemia).
  • Circa il 20% in più la durata media dei soggiorni rispetto al periodo pre-pandemico.
  • + 98% di prenotazioni, con un ritmo quasi tornato ai livelli del 2019.

Si tratta di dati e non di proiezioni, che confermano quindi che le dinamiche di mercato europee stanno cambiando drasticamente con l’inizio dell’estate.

Benché il percorso di ripresa sia appena iniziato, le prenotazioni per l’estate 2021 preannunciano che si tratterà probabilmente di una stagione con buoni risultati per il settore.

Nello specifico per il mercato italiano saranno prevedibilmente registrati dati sempre più importanti man mano che la campagna vaccinale continuerà a diffondersi e i turisti pianificheranno i viaggi estivi senza più timori.

Sebbene la domanda odierna sia forte, si prevede che le prestazioni continueranno comunque a migliorare per tutta l’estate e tale tendenza è supportata anche dall’andamento delle prenotazioni del mese di maggio in rapida ascesa.

Ciò non significa che il ritorno ai viaggi avrà gli stessi connotati di quello del periodo ante pandemia.

Dalle pagine del blog AirDNA emergono anche alcune valutazioni significative di Brain Chesky, CEO di Airbnb.

Le mete di viaggio saranno ridistribuite e non più limitate ai quartieri turistici o residenziali.

Durante la pandemia i viaggiatori hanno imparato ad apprezzare località maggiormente naturalistiche dove poter vivere una vacanza open air, e i dati dalle ricerche supportano questa tendenza.

Secondo Chesky i viaggi futuri saranno piuttosto un ibrido tra le due scelte e privilegeranno luoghi dell’ospitalità dotati di più camere, con maggior spazio a disposizione.

Vacanze estate 2021: ecco ciò che i proprietari di affitti brevi possono aspettarsi nei mesi a venire

  • Saranno ancora privilegiate mete di prossimità e viaggi on the road
  • Le vacanze in località turistiche saranno nuovamente fiancheggiate dai viaggi culturali nelle città d’arte
  • La durata media dei soggiorni è destinata a salire
  • I viaggiatori privilegeranno location più spaziose e dotate di servizi privati

L’identikit sembra proprio essere quello delle vacanze in case al mare e appartamenti in locazioni brevi destinate ad accrescere il proprio potenziale rispetto ai luoghi dell’accoglienza tradizionale come hotel e b&b.

La maggiore attrattiva degli affitti a breve termine è dovuta a un contesto confortevole, familiare e sicuro con spazi abitativi più ampi, un maggior numero di camere da letto e presenza capillare di appartamenti anche in destinazioni più remote.

La crisi sanitaria ha inoltre istituzionalizzato il lavoro da remoto consentendo di lavorare o studiare da casa.

Ciò comporterà l’incremento di questa nuova nicchia di mercato soprattutto nei mesi estivi.

L’annosa quaestio tra le ferie di luglio o d’agosto quest’anno può essere risolta a vantaggio di entrambe.

Sarà dunque vantaggioso per i proprietari organizzare degli holiday working corner adeguando le case vacanza a questa nuova tipologia di soggiorno.

Ciò potrebbe garantire alti livelli di domanda maggiormente diluiti nel corso dei mesi estivi e oltre l’inizio d’autunno.

I livelli più elevati di domanda determineranno inoltre tariffe medie giornaliere più vantaggiose.

Che si possegga un appartamento nel centro di Milano o una casa nella campagna toscana, un bilocale con vista sul Golfo di Sorrento o una soffitta sui tetti di Roma, sembra davvero che sia giunto il momento di lasciarsi alle spalle i momenti bui della pandemia.

Ospitare bene oggi non è più solo questione di savoir-faire ma di professionalità.

Per questo i proprietari che si accingono ad entrare nel mercato degli affitti brevi e a maggior ragione coloro che sono già host di case vacanza dovrebbero valutare l’opportunità di una gestione professionale.

L’interpretazione dei dati forniti dagli analisti del settore e il tempismo nell’intercettazione delle tendenze, proprio di chi opera professionalmente nella gestione degli affitti di breve e medio periodo, consentiranno una più proficua gestione delle tariffe, oltre che una ospitalità flawless.

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